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Buongiorno, ho una questione fiscale da sottoporvi. Su indicazione della mia scuola di formazione ho acquistato da Buffetti un ricevutario sanitario ed emetto regolari ricevute alle quali aggiungo l'IVA e l'INPS nella misura del 4%. E' corretto? Ovviamente svolgo attività di counseling.
Ciao Simona, tecnicamente quella che stai emettendo è una fattura, non una ricevuta. Ed è corretto che sia così. L'errore è semplicemente quello di chiamarla ricevuta sanitaria in quanto solo alcune tipologie di prestazioni e di professionisti possono emettere una ricevuta sanitaria.
In sostanza una ricevuta sanitaria, oltre a non avere il carico dell'IVA, è detraibile - per chi la riceve - dalla denuncia dei redditi come spesa sanitaria.
Il counselor invece deve emettere fattura, cui va aggiunta l'IVA (nella misura del 20%) ed opzionalmente quella che si chiama rivalsa INPS che è pari al 4%. Rispetto a quest'ultimo passaggio è tuttavia importante sottolinearea di come la così detta rivalsa INPS non sia una quota a carico del cliente della tua pensione, tanto che la rivalsa in questione va ad aumentare la base imponibile della fattura (ed infatti l'IVA viene calcolata sulla base anche della rivalsa).
Dunque, riepilogando: la fattura così emessa è corretta sotto il profilo fiscale ma, mi raccomando, non chiamarla ricevuta sanitaria perché questo - oltre ad essere formalmente scorretto - potrebbe ingenerare equivoci.
Tommaso Valleri
Disclaimer: le informazioni contenute rappresentano le conoscenze attuali circa l'oggetto delle domande alla data della
pubblicazione del documento (22/03/2010). Non viene garantito che quanto qui indicato possa valere od essere accurato dopo la data di pubblicazione.
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titolo: Ricevute sì, ma quali?
curatore: Tommaso Valleri
data di pubblicazione: 22/03/2010
tags: counseling, fisco, ricevuta, fattura, iva, inps, tommaso valleri
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