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Counseling Day 2023


 
Saper fare: il valore dell'attestato di competenzaIl contesto economico e sociale in cui viviamo si caratterizza per la continua evoluzione dei processi di apprendimento, per l'innovazione, per la competitività. Viviamo nell'economia della conoscenza basata sempre più sul know-how e sull'aggiornamento continuo delle competenze: oggi, per stare sul mercato, occorre rinnovare continuamente le conoscenze, per essere in grado di fornire servizi di qualità a costi competitivi.

Ma chi si preoccupa di informare i cittadini/utenti delle capacità del professionista? I più distratti diranno: 'Per questo ci sono gli Ordini professionali!'. Errore. Gli Ordini attestano una capacità ex ante, che si dà per scontata per tutto il resto della vita professionale. È un meccanismo che funzionava 100 anni fa, in un' economia statica, con lento progredire del sapere. Ora tutto questo non dà più alcuna garanzia. La necessità di informare il cliente della capacità del professionista, nel momento in cui nasce l'esigenza di un servizio specialistico, può essere assolta solo attraverso una verifica continua delle sue competenze. Questo processo è proprio delle associazioni professionali, che agiscono su segmenti di specializzazione e sono costituite dagli stessi professionisti di quel segmento di attività: coloro che sono chiamati ad attestare tali competenze sono quindi in possesso di quella 'informazione rilevante', di quel 'sapere e saper fare' che consente loro di valutare, in termini fattuali e non burocratici, le competenze degli iscritti e di farlo non soltanto ex ante ma in itinere, lungo tutto l'arco della vita professionale dell'associato. Ovviamente si tratta di metodologie molto lontane da quelle che utilizzano soltanto i diplomi di laurea o di specializzazione, spesso ingialliti dal tempo.

Affinché questo sistema risulti efficace le associazioni hanno come vincolo imprescindibile il rilascio di attestati di competenza con scadenza temporale, solitamente a tre anni, valutando nel tempo le 'vere' competenze dei propri iscritti e offrendo la giusta garanzia ai clienti.

Questo sistema si definisce come attestazione di parte seconda, giacché il soggetto chiamato ad attestare le competenze professionali è un esponente della comunità di professionisti alla quale appartiene anche colui che viene certificato. Alcuni affermano che il sistema di attestazione di parte seconda sia autoreferenziale, per cui propongono sistemi diversi, che si affidano a valutazioni di esperti esterni all'associazione, i quali 'si sono informati' su come si svolge l'attestazione. È evidente l'errore in cui cadono: come può infatti un soggetto terzo, che si occupa di altro, certificare le competenze di un tributarista, di un grafologo, di un pedagogista o di un operatore shiatsu, se non fa parte della comunità di professionisti di quella particolare attività? La certificazione prodotta da questo soggetto diverrebbe un attestato di tipo burocratico, formale, privo d'efficacia, in quanto in nessun modo egli potrebbe dare garanzia sul sapere e sul saper fare del professionista, sulle sue competenze e sulla sua bravura.

Quello che è bene venga attestato da esperti, con certificazione di parte terza, sono invece le procedure che le associazioni adottano per il rilascio dell'attestato in grado di dare la giusta trasparenza e democraticità all'operato delle associazioni.

Concludendo, un sistema che combini insieme un'attestazione di parte seconda, compito delle associazioni professionali, e una certificazione di parte terza, rilasciato da un ente terzo, rappresenta quel giusto equilibrio finalizzato a garantire il miglior funzionamento del sistema associativo.

E proprio in questa direzione il Colap, già alcuni mesi fa, ha dato avvio al protocollo di intesa con le parti sociali e le associazioni di consumatori per la costituzione di un Comitato di indirizzo e sorveglianza, il cui obiettivo è costituire un organismo terzo in grado di certificare le procedure adottate dalle associazioni professionali per il rilascio dell'attestato di competenza, riducendo il carattere di autoreferenzialità delle associazioni e offrendo un'ulteriore garanzia della professionalità degli iscritti.

titolo: Saper fare: il valore dell'attestato di competenza
autore/curatore: Giuseppe Lupoi
argomento: Politica professionale
fonte: Il Giornale delle Partite IVA, Anno 2, Numero 8, Maggio 2011, p. 8
data di pubblicazione: 03/05/2011
keywords: colap, attestato competenza, certificazione, ordini professionali, riforma professioni

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