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Lo scorso 5 luglio sul sito del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli psicologi è apparso un trafiletto in cui si ribadiva l'impegno da parte del Presidente Luigi Palma (da poco rieletto) nella lotta all'abusivismo attraverso il concetto di esclusività delle attività psicologiche agli psicologi. Il comunicato fa riferimento ad una interrogazione parlamentare dell'On. Paola GoIsis la quale chiede ai Ministri della salute e della pubblica amministrazione e innovazione di occuparsi di una figura professionale denominata counselor.
Si fa inoltre riferimento ad un intervento dell'On. Ravetto dello scorso 8 giugno, in risposta all'interrogazione dell'On. Goisis, nel quale la Ravetto afferma che [...] anche con il concorso del comando dei Carabinieri Nucleo antisofisticazione e sanità, al fine di accertare la portata del fenomeno e di valutare eventuali violazioni della normativa vigente [...] il Ministero della salute si occuperà della vicenda.
Pur non volendo entrare in polemica con l'Ordine Nazionale (avremmo gioco facile visto che si fa riferimento alla richiesta di un'ennesima riserva professionale, strumento a dir poco anacronistico nell'era dell'economia della conoscenza...) non possiamo tuttavia sottovalutare l'ennesimo tentativo di confondere le acque facendo passare il termine counseling per l'italianissima locuzione consulenza psicologica...
Abbiamo pertanto scritto sia al Ministro Fazio che all'On. Ravetto, dando loro la nostra disponibilità ad un incontro chiarificatore. Ci siamo ovviamente proposti inoltre come interlocutori interessati a questo dibattito.
Ad oggi non abbiamo ricevuto risposta ma, come sempre, vi terrremo aggiornati in caso di sviluppi della vicenda.
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titolo: AssoCounseling scrive al Ministro Fazio
autore/curatore: Tommaso Valleri
fonte: AssoCounseling
data di pubblicazione: 01/09/2010
tags: abuso, abusivo, esercizio
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